Trattamenti snellenti per gambe e addome: quali sono i più efficaci?

Con questo articolo vorrei aiutarti a fare un po’ di chiarezza su quali sono i passaggi fondamentali per ottenere i migliori risultati dai trattamenti snellenti corpo, e soprattutto quali sono i trattamenti più efficaci facendoci aiutare da veri e propri studi scientifici: solo così possiamo essere sicuri della loro efficacia.

July 13, 2022
Fisio Estetica
Federica Chiarion

Quando si parla di trattamenti snellenti si fa sempre riferimento a tutti quei trattamenti di medicina estetica che permettono di ridurre le adiposità localizzate su gambe e addome, con l’obiettivo di migliorare l’aspetto estetico della donna, farle perdere qualche chilo di troppo andando a sciogliere il grasso in eccesso e tonificare il tessuto cutaneo e sottocutaneo rendendo la pelle più elastica, tonica e densa.

Sul mercato però la gamma di trattamenti offerti nei vari centri estetici e centri di medicina estetica è veramente ampia, a volte confusa, con un mix di trattamenti che sembra più un cocktail piuttosto che un programma specifico e personalizzato sulla base delle caratteristiche della paziente.

I 4 principi per un trattamento snellente di alta qualità

Come ti accennavo poco fa, spesso i programmi snellenti corpo che vengono proposti assomigliano più a un’accozzaglia di trattamenti senza un senso logico, a cui non puoi fare altro che affidarti e sperare in qualche risultato.

Devi sapere, invece, che esistono dei passaggi fondamentali che devono essere rispettati in ogni singolo trattamento e nel corso del tuo percorso di Salute e Bellezza, soprattutto quando si parla di eliminazione del grasso in eccesso e quindi di adiposità localizzata.

Aspetta ancora poche righe..

Vorrei prima spiegarti come è fatta una cellula di grasso: solo conoscendo il nemico possiamo sconfiggerlo!

Adipocita è il nome scientifico per indicare le cellule adipose, cioè quei palloncini ripieni di grasso che rivestono il tuo corpo con lo scopo di proteggerlo dal freddo e dai traumi. 

Quindi, in realtà, tutti quanti noi, donne e uomini compresi, filiforme o tondeggianti, abbiamo uno strato di grasso fisiologico.

Purtroppo, però, è anche il responsabile dei rotolini sulla pancia e delle culotte de cheval.

Ma come fanno gli adipociti a formare “i rotolini” e la cellulite?

Immagina lo strato adiposo come un grattacielo pieno di uffici, uno accanto all’altro; le pareti di ogni ufficio però sono costruite con collagene, mentre il soffitto con la nostra pelle. Ogni ufficio è pieno di palloncini (adipociti), riempiti di grasso.

Quando mangiamo troppi zuccheri, questi si trasformano in grasso che si rifugia negli adipociti degli uffici.

Questi ultimi quindi iniziano a gonfiarsi eccessivamente fino a utilizzare tutto lo spazio disponibile. Nell’ufficio l’aumento della pressione causa delle crepe nelle pareti, le quali cicatrizzano e fibrotizzano per diventare più robuste; l’unica direzione verso cui possono espandersi ulteriormente gli adipociti è verso l’alto, cioè verso la pelle. 

Ed ecco che proprio lì iniziano a formarsi dei rigonfiamenti, la cosiddetta buccia d’arancia: infatti molto spesso l’adiposità localizzata è associata alla presenza di cellulite.

Come se non bastasse, nel caso in cui avessi anche una cattiva circolazione e problemi al microcircolo, allora il liquido extracellulare nel quale galleggiano gli adipociti si riempie sempre più di tossine, anidride carbonica e sostanze di scarto che la linfa non riesce più a eliminare. Questi rifiuti innescano uno stato infiammatorio e il ristagno dei liquidi all’interno dei tessuti, quello che noi tutte chiamiamo edema.

Ecco, ora ti sarà molto più facile comprendere i 4 principi fondamentali che non devono mai mancare in un trattamento snellente corpo:

  • Liporiduzione: con questo termine si intende il processo con il quale viene ridotto il grasso (l’adipe) all’interno delle cellule di grasso (adipociti); avviene grazie all’effetto di cavitazione delle onde d’urto e del laser freddo a bassa potenza.
  • Drenaggio emo-linfatico: la seconda fase è il drenaggio del sangue nel suo ritorno venoso e della linfa che negli arti inferiori e nell’addome avviene contro gravità e per questo motivo può essere più difficoltoso in caso di cattiva circolazione. In questo modo potrai prevenire o ridurre la presenza di liquido extracellulare infiammato in eccesso, che determina l’edema, cioè le gambe gonfie.
  • Tonificazione tissutale: nel caso di una pelle che ha perso il suo tono e la sua elasticità, arriva in aiuto la radiofrequenza, che grazie alla produzione di nuovo collagene per il suo effetto termico, è in grado di tonificare la cute.

Tonificazione muscolare: non dimenticare che per ottenere un tessuto sottocutaneo snello e tonico è necessario avere una buona base muscolare e quindi è importante impostare un allenamento ad hoc in base alla propria forma fisica.

Liporiduzione: quali tecniche sono più efficaci?

Con il termine liporiduzione si intende il processo con il quale viene ridotto il grasso (l’adipe) all’interno delle cellule di grasso (adipociti); avviene grazie all’effetto di cavitazione prodotto dalle onde d’urto e dal laser freddo a bassa potenza.

La cavitazione, in termini più semplici, crea dei microfori sulla cellula adiposa facilitando la fuoriuscita del grasso che deve poi essere sciolto e drenato per l’eliminazione definitiva.

Attenzione, però: proprio come descritto la cellula adiposa non viene definitivamente distrutta, ma solamente svuotata del suo contenuto. Per questo motivo è molto importante seguire una dieta sana ed equilibrata ed eseguire un’attività fisica specifica e regolare in modo tale da non riempire nuovamente le cellule di grasso e tornare al punto di partenza!

Ecco qui di seguito quali sono le tecniche di trattamento ideali per la liporiduzione.

Onde d’urto liporiducenti

Le onde d’urto sono onde acustiche pulsanti ad elevata energia e grande ampiezza, che si formano in pochissimo tempo. Il loro utilizzo nella riduzione della cellulite è da attribuire al fatto che, tramite le onde d’urto si va ad aumentare la vascolarizzazione dell’area trattata; questo è fondamentale essendo la cellulite causata in parte da un funzionamento non adeguato del microcircolo. Hanno anche un importante effetto nel ridurre le adiposità localizzate in quanto, grazie all’effetto di cavitazione, attuano una lipolisi. Dal congresso internazionale IMCAS, dove si parla di scienza estetica, chirurgia plastica e dermatologia cosmetica, è emerso che le onde d’urto sono uno dei trattamenti più efficaci per contrastare la cellulite e le adiposità localizzate

In particolare le onde d’urto:

  • Riducono lo stress ossidativo
  • Migliorano il microcircolo locale
  • Migliorano il circolo linfatico, andando a ridurre l’edema.
  • Migliorano l’aspetto, l’elasticità e la tonicità della pelle. Questo è dovuto allo stress meccanico che le onde d’urto provocano sulla pelle; vengono stimolati i fibroblasti che vanno a produrre il collagene.
  • Riducono il volume degli adipociti
Una pelle più elastica e tonica grazie alle onde d’urto

Laser freddo a bassa potenza

La laserterapia è una tecnica di trattamento che permette di utilizzare in modo non invasivo l’energia laser per generare una risposta fotochimica nei tessuti del corpo che hanno subito una lesione o che sono semplicemente invecchiati con il tempo.

La parola L-A-S-E-R è l’acronimo inglese di Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation.

Per il trattamento delle adiposità localizzate e della cellulite, è necessario utilizzare i laser LLLT (l’acronimo sta per Low Level Laser Therapy), cioè laser freddi a bassa potenza in grado di creare microfori sulla cellula adiposa e favorire l’eliminazione del grasso, come il meccanismo delle onde d’urto.

Solitamente il trattamento viene eseguito 2 volte a settimana per le prime 2 settimane e poi si diminuisce a 1 volta a settimana per altre 2-3 settimane. Successivamente verrà impostato un programma di mantenimento con sedute dilazionate circa una volta al mese fino alla conclusione del percorso.

Ricorda, però, che il numero di sedute può variare a seconda della gravità del problema; proprio per questo motivo è fondamentale eseguire una valutazione con personale specializzato nel trattamento dei tessuti molli.

Ecco un esempio di laser LLLT utilizzato per ridurre l’adiposità localizzata.

Drenaggio emo-linfatico: quali trattamenti posso fare?

Con il termine drenaggio si intende la mobilizzazione del liquido interstiziale dalla zona dove si è accumulato in direzione di uno sbocco per l’eliminazione definitiva; è proprio per questo motivo che con le tecniche di drenaggio emo-linfatico si ottengono effetti positivi sulla microcircolazione.

Linfodrenaggio manuale

Il linfodrenaggio o Drenaggio Linfatico Manuale (DLM) è una particolare tecnica di massaggio ideata negli anni 30 dai coniugi Vodder.

Il linfodrenaggio agisce principalmente sul sistema linfatico; è un massaggio che favorisce il drenaggio dei fluidi linfatici attraverso movimenti lenti, leggeri e ripetuti più volte per adattarsi al movimento della linfa. Le tecniche manuali effettuate dall’operatore hanno lo scopo di facilitare il deflusso dei liquidi organici che ristagnano nei tessuti.

Il linfodrenaggio manuale è un massaggio eseguito con movimenti lenti, leggeri e ripetuti

Vacuumterapia: il linfodrenaggio strumentale

La Vacuumterapia è una tipologia di massaggio che sfrutta differenze di pressioni per stimolare la circolazione superficiale linfatica e venosa.

E’ una tecnica molto antica, infatti ha origini in Cina. Per trattare questi inestetismi venivano usate delle coppette che tramite il fuoco venivano sterilizzate e private dell’ossigeno al loro interno e successivamente appoggiate sulla pelle. Questa tecnica definita anche massaggio a coppettazione, grazie al vuoto che si creava all'interno delle coppette richiamava sangue nella zona dove erano applicate stimolando così la circolazione dei fluidi linfatici e vascolari.

E’ ottima per ridurre la ritenzione idrica e per riattivare la circolazione sanguigna soprattutto perchè è una tecnica poco invasiva e pressoché priva di controindicazioni oltre che molto efficace fin dalle prime sedute.

Pressoterapia: il massaggio meccanico con la guaina

La pressoterapia infatti è un trattamento utilizzato in medicina estetica per migliorare il rendimento del sistema circolatorio e linfatico e per la riduzione nella parte trattata di ristagni del flusso venoso e linfatico. Avviene ricreando un massaggio meccanico che si basa su cambiamenti pressori intermittenti e sequenziali all’interno di guaine cuscinetto applicate sulla gambe, sull’addome o sulle braccia con l’obiettivo di migliorare l’efficienza del sistema circolatorio venoso e linfatico.

La guaina, al suo interno, è divisa in più zone, le quali si gonfiano e sgonfiano ritmicamente in maniera graduale e progressiva. In questo modo la macchina, stimolando il drenaggio dei liquidi in eccesso, favorisce l’eliminazione delle tossine accumulate nel corpo.

La pressoterapia è un macchinario semplice ma da non sottovalutare perché dona benefici fin dal primo utilizzo

Tonificazione tissutale: grazie alla radiofrequenza

La Radiofrequenza è una metodica di trattamento non invasiva che contrasta i segni dell’invecchiamento cutaneo sia causato dall’età che dalla luce solare per ottenere un miglioramento della struttura, della consistenza e quindi della qualità della pelle di viso e corpo.

Il calore prodotto entra in contatto con acqua e cellule adipose nel derma e negli strati sottocutanei producendo delle modificazioni nella struttura del tessuto cutaneo. 

Queste modifiche permettono di rimodellare il tessuto migliorandone la consistenza e l’aspetto.

Gli effetti biologici sono:

  • aumenta la temperatura di molecole di acqua nei tessuti
  • riscalda in maniera selettiva grandi volumi di tessuto adiposo sottocutaneo
  • stimola la formazione di nuove fibre collagene

In primis migliora la consistenza del tessuto grazie alla formazione di nuove fibre collagene, componenti fondamentali che danno struttura alla tua pelle.

Inoltre, migliora la circolazione a livello del sistema venoso e linfatico  e il microcircolo tra gli strati della cute, riducendo le stasi e le sensazioni di pesantezza e affaticamento tipiche delle gambe in donne che soffrono di cellulite e difficoltà di circolazione.

Tonificazione muscolare: non dimentichiamo l’attività fisica

Mantenersi in forma facendo movimento è il primo passo per ottenere un corpo in salute e per eliminare la cellulite. L’allenamento però deve essere completo e adeguato al tuo livello fisico e alla tua forma fisica.

E’ infatti molto importante mantenere attiva la tonicità dei muscoli delle gambe, se il tuo obiettivo è ridurre o eliminare l’aspetto a buccia d’arancia che si è formato su cosce, fianchi e glutei.

Inoltre l’attività fisica è indicata dall’OMS come rimedio per mantenersi in forma, avere un cuore forte e tutti gli altri organi in salute.

L’allenamento deve però essere costante, completo e adeguato al carico tollerato. Non è necessario quindi sollevare pesi troppo alti, che al momento il tuo corpo non è in grado di sopportare, soprattutto per non incorrere in dolori e infortuni.

L’allenamento deve essere così composto: 

  • Fase 1: Riscaldamento e allenamento cardio-vascolare

Questa fase ti servirà per aumentare la frequenza cardiaca, innescare il consumo di ossigeno per bruciare grassi e quindi bruciare cellulite, aumentare la temperatura del corpo e preparare la muscolatura ad esercizi più mirati e specifici. Scegli per la fase di allenamento cardio-vascolare anticellulite (link articolo 31. Allenamento cardio anticellulite) esercizi che aumentino il respiro e il battito cardiaco, come il salto della corda o lo step o una camminata a passo spedito.

  • Fase 2: Esercizi a corpo libero o piccoli attrezzi. 

Dopo aver riscaldato l’organismo, è tempo di passare agli esercizi veri e propri per potenziare gruppi muscolari specifici, come i glutei o gli addominali o le braccia, utilizzando alcuni piccoli attrezzi da palestra come bande elastiche o manubri oppure a corpo libero sfruttando solamente il proprio peso corporeo.

  • Fase 3: Defaticamento e decongestionamento

Inizia la parte finale del tuo allenamento. Qui non dovrai far altro che riportare il battito cardiaco e il respiro a valori normali di riposo, scegliendo un’attività come la camminata blanda. Inoltre, ti consiglio di rimanere 5-10 minuti con le gambe sollevate verso l’alto per favorire la circolazione degli arti inferiori e decongestionare i muscoli dopo l’allenamento.

  • Fase 4: Stretching. 

L’allungamento dei gruppi muscolari utilizzati durante l’allenamento è fondamentale per rilassare la muscolatura e portarla alla sua condizione ottimale.

Conclusioni

Quando si parla di trattamenti snellenti, liporiducenti, tonificanti vi è il rischio di fare confusione e mescolare trattamenti estetici non idonei. Questo accade perchè sul mercato vi sono i più svariati tipi di trattamenti, dai più costosi ai più promettenti.

Ma quali sono i più efficaci?

Grazie a questo articolo ora sai quali sono i passaggi fondamentali per ottenere i migliori risultati dai trattamenti snellenti corpo, e soprattutto quali sono i trattamenti più efficaci grazie agli studi scientifici raccolti.

Ricorda che è sempre importante affidarsi a personale sanitario specializzato quando si tratta della tua Salute, e della tua Bellezza! 

Nel nostro Centro abbiamo messo a punto un efficace metodo per garantirti il migliore dei risultati grazie a un Team di esperti in Medicina Estetica, Nutrizione e Fisioterapia Dermato-Funzionale: il Percorso di Fisio-Estetica.

Bibliografia

Federica Chiarion

Laureata in Fisioterapia nel 2018, ha successivamente continuato la sua formazione nella valutazione e trattamento delle Sindromi da Disfunzione del Sistema di Movimento secondo Shirley Sahrmann e ha completato il Master Isico specializzandosi nel trattamento delle scoliosi in età evolutiva. Ha anche approfondito il mondo della Fisioterapia Dermato Funzionale, e strutturato il nostro Percorso di Fisio Estetica.

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