Gibbo scoliotico: devo conviverci o posso eliminarlo?

Se ho la scoliosi posso eliminare o ridurre il gibbo scoliotico? Quali sono le strategie per conviverci? In questo articolo ti spiegherò tutto questo: quali tipi di gibbo scoliotico esistono, con quali strumenti si misura e cosa fare se hai il gibbo della scoliosi.

January 15, 2022
Fisioterapia
Federica Chiarion

Cos'è esattamente il gibbo scoliotico?

Il gibbo scoliotico è una deformità scheletrica che si presenta quando vi è scoliosi.

La scoliosi, così definita dalle Linee Guida del Sosort (The International Society on Scoliosis Orthopaedic and Rehabilitation Treatment), è una deformità tridimensionale del rachide e del tronco.

Si può presentare a tutti i livelli del rachide, anche se il più comune è il tratto dorsale. Può formarsi a destra o a sinistra del rachide, in base alla deviazione laterale della scoliosi stessa. 

La scoliosi idiopatica è una vera e propria patologia scheletrica, caratterizzata da una deformità strutturale sui tre piani della colonna vertebrale. Infatti si manifesta tipicamente con una deviazione laterale della colonna sul piano frontale (cioè in visione posteriore) e una rotazione dei corpi vertebrali sul piano orizzontale (cioè in visione dall’alto).

Nella maggior parte dei casi si associa a un anomalo allineamento anche sul piano sagittale (cioè in visione laterale) delle curve fisiologiche, cioè della cifosi dorsale e lordosi lombare, determinandone una rettilinizzazione verso una schiena piatta.

Le vertebre della colonna vertebrale colpite da scoliosi formano infatti una curva scoliotica, denominata convessità scoliotica, a C se la convessità è a sx, a C rovesciata se la convessità è a dx.

La scoliosi, così definita dalle Linee Guida del Sosort (The International Society on Scoliosis Orthopaedic and Rehabilitation Treatment), è una deformità tridimensionale del rachide e del tronco.

Proprio la localizzazione della convessità scoliotica determina il tratto della colonna vertebrale colpito da scoliosi: è in quel tratto che sarà presente anche il gibbo scoliotico.

Tipicamente, il gibbo della scoliosi si presenta nella scoliosi dorsale o lombare.

Gibbo scoliotico dorsale

Il gibbo scoliotico dorsale si presenta nella scoliosi dorsale, cioè le scoliosi il cui sito anatomico colpito è quello toracico, ovvero quello presente a metà della schiena. Infatti interessa le vertebre da T1 a T12.

In questo tipo di scoliosi l’associazione dell’inclinazione e della rotazione dei corpi vertebrali si ripercuote anche sulle coste, che sono strettamente articolate alle vertebre toraciche. Nelle scoliosi dorsali il torace assume una forma molto specifica, caratterizzata da una rotazione della gabbia toracica che provoca una sporgenza delle coste di un lato anteriormente, e una posteriormente dal lato opposto.

Questo comporta la formazione del cosiddetto gibbo dorsale (o anche gibbo costale), caratterizzata da un’angolatura ad apice posteriore che mette in evidenza una protuberanza posteriore a destra della colonna in caso di scoliosi dorsale dx convessa, o a sinistra della colonna in caso di scoliosi dorsale sx convessa.

Il gibbo dorsale si presenta nella scoliosi dorsale, il cui sito anatomico colpito è quello toracico, da T1 a T12.

Più è evidente il gibbo, maggiore è la gravità della scoliosi e più tempestivo deve essere l’intervento terapeutico.

Gibbo scoliotico lombare

Il gibbo scoliotico lombare si presenta nelle scoliosi lombari, cioè le scoliosi il cui sito anatomico colpito è quello lombare, ovvero la parte più bassa della schiena. Infatti interessa le vertebre da L1 a L5.

Così come nel gibbo della scoliosi dorsale, anche in questo caso si forma un’angolatura ad apice posteriore che mette in evidenza una protuberanza posteriore. A differenza di quello dorsale però, dove il gibbo è causato dalla rotazione del torace e delle coste, nel gibbo lombare la protuberanza è dovuta alla muscolatura paravertebrale più prominente dal lato della convessità scoliotica.

La presenza del gibbo lombare, dovuto alla rotazione dei corpi vertebrali, si associa ad una deformazione dei dischi intervertebrali e a retrazioni muscolo-legamentose, causando così lombalgia, lombosciatalgia o una precoce discopatia. Intervenire con un protocollo di trattamento specifico e personalizzato, seguiti da un Team di specialisti della scoliosi, è la strategia migliore per poter ridurre il gibbo scoliotico e prevenirne il peggioramento.

Gibbo scoliotico grave

Nelle scoliosi gravi, il segno principale fin da piccoli è la presenza del gibbo scoliotico.

Un modo per quantificarne la gravità è il test di Adams, dove il gibbo si evidenzia facendo piegare in avanti il tronco del paziente. Se il gibbo è maggiore di 5° siamo di fronte a un gibbo grave e necessita di approfondimento con una visita specialistica ortopedica.

In questo caso potremmo essere di fronte a una scoliosi marcata (caratterizzata da una deformità laterale superiore ai 30° Cobb) che necessita di un corsetto ortopedico oppure a una scoliosi grave (caratterizzata da una deformità laterale superiore ai 50° Cobb) che necessita dell’intervento chirurgico di correzione.

Gibbo scoliotico a destra

La scoliosi può presentarsi a destra o a sinistra, in base alla localizzazione della curva: definita sinistra convessa se la curva è dal lato sx quindi a C, oppure destra convessa se la curva è dal lato dx quindi a C rovesciata.

La convessità della scoliosi determina di conseguenza anche la presenza del gibbo scoliotico, localizzato dalla sua stessa parte.

Facciamo un esempio con una scoliosi dorsale destro convessa:

Statisticamente la maggior parte delle scoliosi dorsali sono destro convesse. 

Questo significa che la convessità della curva si trova a destra e la concavità a sinistra in corrispondenza del tratto dorsale (T1-T1); inoltre le vertebre dorsali sono ruotate verso destra.

All’osservazione sarà possibile notare il fianco destro più dritto e il sinistro più inclinato, la spalla e la scapola destra risulteranno più alte e vi sarà una protuberanza posteriore delle coste a destra.

All’esame radiografico, invece, si potrà osservare:

  • la rotazione del corpo vertebrale verso il lato convesso
  • la rotazione del processo spinoso verso il lato concavo
  • le coste del lato destro spinte e deformate posteriormente
  • le coste del lato sinistro spinte e deformate antero-lateralmente

Cosa causa la comparsa del gibbo scoliotico?

Il gibbo della scoliosi potrebbe portare a:

  • Dolore lombare o dorsale
  • Disagio a mantenere la posizione seduta
  • Difficoltà di movimento
  • Alterazione del movimento del cingolo scapolare
  • Contrattura e accorciamento dei muscoli paravertebrali
  • Problemi digestivi
  • Riduzione della qualità della vita
  • Impatto psicologico importante
  • Moderata alterazione dell’aspetto estetico, con conseguenze sull’aspetto relazionale e psicologico

Come si misura il gibbo della scoliosi?

Il gibbo della scoliosi è misurabile nella posizione del Test di Adams: il paziente è flesso in avanti con le mani giunte, le braccia pendenti e le ginocchia estese. 

In questa posizione, il gibbo può essere misurato attraverso due strumenti andando a quantificare due differenti fattori:

  • La rotazione in gradi delle vertebre: grazie all’inclinometro 
  • L’altezza in millimetri del gibbo: grazie al gibbometro

L’inclinometro per misurare la rotazione in gradi delle vertebre

L’inclinometro, anche chiamato scoliometro di Bunnel, è uno strumento tascabile in plastica, ad utilizzo manuale, di forma rettangolare con un lato concavo recante una scala goniometrica e al cui interno è posta una piccola sfera che oscilla indicando direttamente i gradi del dislivello rispetto al piano orizzontale.

Questo strumento è utilizzato nel principale test di valutazione durante l’esame clinico del paziente scoliotico, ossia il test di Adams; infatti la positività del test è predittiva di scoliosi.

Un’angolazione superiore a 5°, rilevata con l’inclinometro in fase di screening, è significativa per la presenza di scoliosi ed è infatti raccomandato eseguire una valutazione specialistica più approfondita; se l’angolazione è compresa tra 3° e 5° allora è consigliato rivalutare con un ulteriore screening fisioterapico a distanza di 6 mesi o un anno in base all’età del bambino; invece, con un’angolazione inferiore a 3° è consigliato continuare a osservare la colonna vertebrale e monitorare la crescita, attraverso i periodici controlli pediatrici.

L’inclinometro è lo strumento utilizzato nel test di Adams per misurare la rotazione in gradi della scoliosi. La positività del test è predittiva di scoliosi.

La valutazione attraverso l’inclinometro è molto importante anche per poter differenziare la scoliosi dall’atteggiamento scoliotico (anche definito scoliosi funzionale), nel quale la deviazione laterale della colonna è dovuta a cause extraspinali come la diversa lunghezza degli arti inferiori, l’appoggio plantare alterato o il torcicollo miogeno congenito.

In questo caso, il gibbo presente nel test di Adams andrà a scomparire se ripetuto da seduto.

Il gibbometro per misurare l’altezza in millimetri del gibbo

Il gibbometro è, anch’esso, uno strumento tascabile in plastica, formato da un’asta orizzontale millimetrata con una bolla di livello posta al centro e da un’asta millimetrata più piccola agganciata perpendicolarmente alla prima (con la possibilità di svincolarsi e muoversi in direzione verticale e orizzontale).

Lo strumento si poggia trasversalmente sulla schiena del paziente, mentre quest’ultimo è nella posizione del Test di Adams, come descritta sopra, in modo tale che l’asta principale orizzontale sia in bolla. In questo modo è possibile misurare l’altezza del gibbo, ossia il massimo dislivello tra il culmine e la parte opposta più depressa.

Si può eliminare o ridurre il gibbo della scoliosi?

Finora ti ho spiegato cos’è il gibbo scoliotico, dove si localizza, perché si forma e cosa comporta nella vita di tutti i giorni.

Ma adesso vorrei risponderti alla domanda principale: come eliminare o ridurre il gibbo scoliotico? 

La riduzione o la totale eliminazione del gibbo scoliotico dipende da due fattori principali:

  • La gravità della scoliosi: più la scoliosi è grave più sarà difficile riuscire ad eliminare totalmente il gibbo; inoltre in base alla gravità verranno scelte strategie terapeutiche diverse.
  • La maturazione ossea dello scheletro: in coloro che non hanno ancora completato la maturazione ossea, come bambini e adolescenti, sarà più facile e probabile ridurre il gibbo poiché vi è ancora margine di crescita e di modifica scheletrica; invece, in chi ha già completato la maturazione ossea, come negli adulti (circa dopo i 20-21 anni per i maschi e 19-20 per le femmine), la deformità scoliotica è ormai strutturata.

Non bisogna dimenticare, però, che il gibbo scoliotico non significa necessariamente grave disfunzione nelle attività quotidiane.

Infatti, le diverse scelte terapeutiche a disposizione permettono di ridurre il gibbo scoliotico ove possibile, in alcuni casi fino a scomparire totalmente, oppure di renderlo funzionale, in modo tale da raggiungere la massima autonomia e indipendenza possibile nelle attività di vita quotidiane.

Come ridurre il gibbo scoliotico con le migliori strategie di trattamento

Come detto poco fa, tenendo conto della gravità della scoliosi e della maturazione ossea, è molto importante intervenire tempestivamente, per ridurre il rischio di peggioramento e le conseguenze possibili e per rendere funzionale il gibbo e la deviazione scoliotica.

Fisioterapia: grazie alla riabilitazione posturale e alla ginnastica correttiva vengono proposti esercizi specifici per la scoliosi come esercizi di rinforzo, allungamento muscolare, equilibrio e propriocezione, esercizi respiratori e mantenimento di posture corrette.

La fisioterapia prevede esercizi specifici di riabilitazione posturale e ginnastica correttiva, con l’obiettivo di evitare il peggioramento e rendere funzionale la scoliosi.


Corsetto ortopedico: lo scopo del busto è quello di correggere la curvatura laterale e la rotazione mantenendo la colonna durante il periodo della crescita nella posizione corretta.

Generalmente viene indossato per circa 18-22 ore al giorno e le spinte delle sue componenti hanno l’obiettivo di correggere la deviazione scoliotica e la rotazione vertebrale che causa il gibbo.

Intervento chirurgico: nelle scoliosi gravi superiori a 50° Cobb è consigliato l’intervento chirurgico di correzione e stabilizzazione della curva, previa specifica valutazione chirurgo-ortopedica, con l’obiettivo di evitare i problemi di natura posturale, estetica, cardiorespiratoria ed il dolore che si manifesterebbero se la scoliosi continuasse a peggiorare.

Sport: in caso di scoliosi è fortemente consigliata la pratica sportiva o di attività motorie globali eseguiti in forma ricreativa o amatoriale, sempre in associazione degli esercizi specifici per scoliosi eseguiti sotto la guida e supervisione di un fisioterapista esperto.

Conclusioni sul gibbo scoliotico

Il gibbo scoliotico è una deformità che caratterizza la scoliosi. Grazie a esercizi fisioterapici di riabilitazione posturale e ginnastica correttiva, o grazie al corsetto ortopedico e all’intervento chirurgico, può essere ridotto, eliminato oppure reso funzionale per una qualità di vita migliore.

Bibliografia

Federica Chiarion

Sei interessato a questo servizio?

Scrivici o chiamaci per informazioni

Contattaci