Esercizi per la scoliosi: scopri quali fanno per te

Esistono centinaia, anzi migliaia, di esercizi diversi che possono essere proposti per trattare e curare la scoliosi. Ma quali sono i migliori? E quali quelli adatti alla scoliosi di tuo figlio? In questo articolo ti spiegherò e ti illustrerò quali tipologie di esercizi esistono per migliorare i diversi tipi di scoliosi.

January 16, 2022
Fisioterapia
Federica Chiarion

Perchè fare esercizi per la scoliosi?

Quando si parla di ginnastica correttiva o posturale per scoliosi è importante tenere bene a mente che l'obiettivo finale del percorso riabilitativo non è quello di raddrizzare la curva, ma bensì il rallentamento della progressione della stessa.

La scoliosi infatti, soprattutto nella fase evolutiva nei bambini e adolescenti, tende a peggiorare col passare del tempo se non si interviene tempestivamente.

Alcuni studi evidenziano che una scoliosi evolutiva potrebbe peggiorare di 1° ogni anno.

Quindi è importante intervenire precocemente, non appena la diagnosi viene formulata, in modo tale da poter ricorrere a trattamenti conservativi non invasivi come la fisiokinesiterapia o riabilitazione posturale nei casi più lievi, oppure il corsetto ortopedico nei casi più moderati.

Nelle scoliosi gravi invece il trattamento d’elezione per poter correggere la curva ed evitare importanti limitazioni e dolori nell’età adulta è lintervento chirurgico.

L’esercizio più importante: l’autocorrezione

Ma cosa si intende per ginnastica correttiva?

Gli esercizi di ginnastica correttiva sono anche chiamati esercizi di autocorrezione.

Il tutto deve essere fatto sicuramente differenziando i vari tipi di scoliosi (link articolo tipi di scoliosi), i diversi ambienti e attrezzi che possono essere utilizzati.

Per questi esercizi vi è un elemento molto importante, soprattutto nella prima fase del trattamento: lo specchio quadrettato.

Lo specchio è il miglior feedback visivo che possiamo sfruttare; grazie ad esso è possibile osservare le asimmetrie del corpo presenti, rilevate insieme al fisioterapista esperto durante la prima valutazione, migliorare la percezione di sè e infine correggere la postura.

Lo specchio quadrettato è un ottimo feedback visivo che permette di percepire e correggere la postura.

Sarà molto importante che nelle fasi iniziali del trattamento le correzioni avvengano sotto la supervisione di un fisioterapista esperto nel settore. Inizialmente l’autocorrezione avviene attraverso feedback tattili o comandi verbali, che guideranno il paziente verso la direzione di movimento corretta. 

Con il passare del tempo, l’esercizio può aumentare di difficoltà: da seduto a in piedi, da statico a dinamico, con lo specchio o con gli occhi chiusi, su pavimento o su cuscini propriocettivi. In questo modo è possibile simulare la posizione di correzione posturale nelle varie situazioni tipiche della vita quotidiana, fino al gesto sportivo.

Esercizi specifici per ogni tipo di scoliosi

Secondo le Linee Guida del SOSORT (The International Society on Scoliosis Orthopaedic and Rehabilitation Treatment) la scoliosi si definisce come "deformità torsionale tridimensionale del rachide e del tronco".

La deformazione strutturale che caratterizza la scoliosi avviene sui tre piani della colonna vertebrale. Infatti si manifesta tipicamente con una deviazione laterale delle vertebre sul piano frontale (cioè in visione posteriore) e una rotazione dei corpi vertebrali sul piano orizzontale (cioè in visione dall’alto).

Parlare semplicemente di scoliosi è troppo riduttivo, poichè non esiste un solo tipo di scoliosi; basti pensare che è una patologia scheletrica che potrebbe coinvolgere ben 33 vertebre diverse e che viene differenziata da 3 classificazioni differenti, in base a:

  • età di diagnosi
  • localizzazione della curva
  • angolazione della curva

Perciò potrebbe diventare rischioso scegliere lo stesso esercizio in caso di scoliosi diverse.

Esercizi specifici per scoliosi lombare e scoliosi dorsale

La scoliosi lombare è definita così proprio perché interessa la parte più bassa della schiena, cioè le vertebre da L1 a L5. Invece la scoliosi dorsale, anche definita scoliosi toracica, è definita così perché interessa il tratto a metà della schiena, cioè le vertebre da T1 a T12.

Gli esercizi da prediligere per questo tipo di scoliosi devono essere volti alla correzione della curva scoliotica, tenendo conto di vari fattori quali:

  • dolore nel tratto vertebrale colpito da scoliosi
  • dolore riferito in regioni lontane dalla curva
  • appoggio plantare alterato
  • allineamento scorretto dell’asse del ginocchio
  • inclinazione del bacino (soprattutto se si tratta di scoliosi lombo-sacrale)
  • presenza del gibbo scoliotico: gli esercizi per il gibbo scoliotico mirano a correggere la rotazione vertebrale e la conseguente deformazione costale
  • limitazioni di mobilità in flessione anteriore, inclinazione e rotazione della colonna 
  • debolezza muscolare
  • difficoltà di coordinazione e di equilibrio
  • disturbi respiratori

Molto importante è lo studio della curva scoliotica sulla radiografia, per comprendere quale è il livello di maggiore inclinazione e rotazione delle vertebre. Inoltre, differenziare scoliosi sinistro convesse e destro convesse permette di impostare le giuste spinte di correzione della postura.

Esercizi specifici per scoliosi a S italica

La scoliosi a S italica è definita così perché presenta una doppia curva scoliotica, una principale e una secondaria; è quindi una deformità vertebrale con doppia convessità, una a destra e una sinistra.

Solitamente le due curve sono localizzate a livello dorsale e lombare.

Scoliosi a S italica: destro-convessa dorsale e sinistro-convessa lombare.

Le disfunzioni posturali che causano una scoliosi di questo tipo sono tipicamente asimmetriche; infatti, ad esempio i muscoli paravertebrali risulteranno rigidi e accorciati dal lato della convessità delle due curve, mentre allungati e deboli dal lato della concavità.

Proprio per questo motivo i migliori esercizi da scegliere nella scoliosi a S italica sono gli esercizi asimmetrici, come ad esempio il birddog, il deadbug o la barchetta asimmetrica che tendono a ricercare il miglior allineamento vertebrale.

Nei paragrafi successivi, ti spiegherò alcuni esercizi asimmetrici.

Esercizi specifici per scoliosi idiopatica giovanile

Il termine scoliosi idiopatica è stato introdotto da Kleinberg nel 1922 ed è utilizzato per descrivere tutte quelle scoliosi in cui non è possibile identificare una patologia specifica sottostante che ha portato alla deformità scoliotica.

Anche definita scoliosi dell'età evolutiva, può comparire in bambini o ragazzi apparentemente sani e può progredire e peggiorare, in base a molti fattori di rischio, durante i periodi di rapida crescita come la fase puberale (in questa fase si parla di scoliosi giovanile), oppure anche nell'età adulta seppur più lentamente.

La scoliosi idiopatica è, quindi, di origine sconosciuta e rispecchia l’80% delle scoliosi.

Proprio per questo è definita anche come una sindrome ad eziologia multifattoriale.

La scoliosi idiopatica è di origine sconosciuta, infatti non è possibile identificare una patologia specifica sottostante che ha portato alla deformità.

Gli obiettivi del trattamento riabilitativo e gli esercizi scelti in caso di scoliosi idiopatica devono sempre tenere in considerazione che si è di fronte allo stesso tempo a una patologia evolutiva e alla fase di maggior crescita di un bambino.

Gli obiettivi principali sono:

  • Rieducazione posturale: grazie alla presa di coscienza del corpo e all’autocorrezione per acquisire una postura corretta
  • Rinforzo muscolare: sviluppo di una buona forza, resistenza e massa muscolare
  • Recupero della mobilità articolare ridotta
  • Miglioramento della funzione respiratoria
  • Sviluppo di un’immagine positiva del corpo

Esercizi specifici per scoliosi grave e lieve

Uno dei parametri utilizzati per distinguere una scoliosi idiopatica lieve, modesta, marcata o grave è la classificazione angolare, che si basa sul calcolo della massima inclinazione della deviazione laterale della curva scoliotica, utilizzando i gradi Cobb: il Metodo Cobb.

Si definisce scoliosi lieve quando la deviazione laterale è inferiore ai 10°. Secondo alcuni studi la diagnosi di scoliosi non andrebbe formulata o potrebbe trattarsi di atteggiamento scoliotico; nonostante questo deviazioni scoliotiche inferiori ai 10° vanno comunque monitorate e in alcuni casi trattate per evitarne il peggioramento.

Invece, la scoliosi grave vi è quando la deviazione laterale è superiore ai 50°: è quasi certo che progredirà in età adulta e determinerà problemi di salute e una riduzione della qualità di vita. La migliore scelta terapeutica in questo caso è l’intervento chirurgico di correzione della deviazione scoliotica, ma è fondamentale associare esercizi specifici sia in fase pre-operatoria, che in fase di recupero post-operatorio.

In entrambi i casi (scoliosi grave e lieve) è importante eseguire esercizi specifici sotto la supervisione di un fisioterapista esperto in riabilitazione posturale ed essere costanti con gli esercizi assegnati anche al domicilio.

Il programma riabilitativo potrebbe variare da un caso all’altro per quanto riguarda la frequenza dei trattamenti. Infatti, nei casi più gravi potrebbe essere necessario seguire il paziente 2 o 3 volte alla settimana, in particolare:

  • all’inizio del percorso riabilitativo 
  • nella prima fase post-operatoria 
  • in presenza di dolore molto severo.
Un ottimo consiglio è essere costanti con l’esecuzione degli esercizi a casa per raggiungere risultati migliori e più in fretta.

Esercizi specifici per scoliosi-ipercifosi-iperlordosi

Possono coesistere la scoliosi, l’ipercifosi dorsale e l’iperlordosi lombare

Sì, la scoliosi infatti è definita anche come una deformità tridimensionale del rachide e del tronco (SOSORT - The International Society on Scoliosis Orthopaedic and Rehabilitation Treatment).

In alcuni casi infatti, la deviazione laterale e la rotazione delle vertebre sono associate a un’accentuazione delle curve fisiologiche sul piano sagittale (cioè in visione laterale): l’ipercifosi dorsale e l’iperlordosi lombare.

Gli esercizi scelti in questo caso, oltre che favorire la correzione della curvatura scoliotica, devono anche mirare a:

  • ridurre l’anteposizione delle spalle
  • rinforzare i muscoli scapolari e spinali
  • rinforzare la parete addominale
  • allungare la muscolatura posteriore
  • favorire la corretta dinamica respiratoria

Nei video successivi, ti mostro due esercizi per ridurre l’ipercifosi dorsale e l’iperlordosi lombare.

Fisioterapia: ginnastica posturale, Mézières, e SEAS

Secondo le Linee Guida di ISICO (Istituto Scientifico Italiano Colonna Vertebrale), i principi del trattamento della scoliosi determinano che la fisioterapia deve essere:

  • Precoce: è importante essere tempestivi
  • Adeguata: alla gravità attuale e alle potenzialità future di peggioramento
  • Protratta: fino alla maturazione ossea

Quali sono le migliori tipologie di esercizi scegliere nel vasta gamma a disposizione tra quelli fisioterapici e non?

La scoliosi è un deformità vertebrale e quindi un problema della postura. I migliori esercizi di fisioterapia sono quindi quelli della riabilitazione posturale (o ginnastica posturale). 

Esempio di ginnastica posturale è il Metodo Mézières. La ginnastica posturale con il Metodo Mézières consiste in esercizi mirati alla correzione della postura facendo allungare i muscoli, e attraverso esercizi di respirazione associati a movimenti degli arti superiori e degli arti inferiori, che vengono posti in specifiche posizioni dal terapista.

L’Istituto Scientifico Italiano Colonna Vertebrale ISICO ha messo a punto un protocollo di esercizi specifici per la scoliosi: il protocollo SEAS (cioè Approccio Scientifico con Esercizi alla Scoliosi.

Il  protocollo è utilizzato per pazienti con scoliosi minori ed è il primo passo per cercare di evitare il corsetto. Invece, nei pazienti in trattamento con il corsetto ortopedico l’obiettivo è quello di mantenere i risultati raggiunti e di coadiuvare l’azione delle spinte del busto.

Esercizi Pilates e Yoga per scoliosi: posso farli?

Spesso alcuni esercizi scelti dal fisioterapista per trattare la scoliosi fanno riferimento ad esercizi di altre discipline fisiche come ad esempio il Pilates e lo Yoga.

Ma sono davvero esercizi che possono aiutare in caso di scoliosi?

Posso farli o devo evitarli?

Il Metodo Pilates è un sistema di allenamento nato all’inizio del Novecento da Joseph Pilates, ispirandosi ad alcune pratiche dello Yoga.

Pilates chiamò il suo metodo Contrology, proprio perchè tende a migliorare la postura attraverso l’allenamento del controllo muscolare.

Infatti, il Pilates e lo Yoga hanno alcuni principi in comune con gli obiettivi della fisioterapia posturale per scoliosi, quali:

  • Concentrazione: per avere la massima percezione del proprio corpo e del movimento
  • Controllo: ogni movimento deve essere preciso e ben eseguito
  • Baricentro: visto come centro di forza, per mantenere l’equilibrio e il controllo totale
  • Respirazione: sempre ben controllata e ad un ritmo preciso che accompagna ogni fase dell’esercizio.
Archi femorali sul rullo Pilates (addominali): sdraiarsi sul rullo come nella foto, solleva una gamba a tavolino, poi scambia la posizione delle gambe cercando di mantenere l’equilibrio.
Guerriero 3 dello Yoga: resta in equilibrio su una gamba, porta l’altra gamba indietro, mentre il busto e le braccia avanti in posizione orizzontale.

Proprio per questi motivi, alcuni esercizi del Pilates e dello Yoga sono molto efficaci e validi nell’affiancare quelli fisioterapici, di primaria importanza; si consiglia di eseguire questi esercizi e discipline sempre sotto la supervisione di un fisioterapista esperto in caso di scoliosi.

Esercizi scoliosi adatti a tutte le età

La scoliosi si sviluppa in età evolutiva, in particolare nei periodi infantile, giovanile o adolescenziale e come abbiamo visto nei paragrafi precedenti può andare incontro ad un peggioramento delle sue curve e deformità.

È importante quindi intervenire in età evolutiva prima di aver raggiunto la maturità scheletrica, momento in cui un ragazzo completa la fase di crescita e diventa un adulto a tutti gli effetti.

Gli esercizi specifici per scoliosi per i bambini riprendono da quelli della ginnastica posturale, del Metodo Mézières e del Protocollo SEAS, come ho spiegato nel paragrafo precedente. La chiave per raggiungere gli obiettivi in maniera efficace trattando la scoliosi nei bambini, soprattutto nei più piccoli è trovare delle strategie per equilibrare dovere e divertimento, organizzando delle sfide o inventando dei nomi simpatici per gli esercizi, sfruttando anche le passioni di ogni bambino.

Bisogna fare attenzione però anche alla fase adulta, poiché la scoliosi può peggiorare di 1° all’anno se non trattata e può influire negativamente su problemi tipici dell’anziano come l’artrosi, la stenosi del canale vertebrale o l’osteoporosi, aggravando cosí i sintomi e la qualità di vita.

C’è anche un altro momento nella vita di una donna molto delicato, in cui la presenza della scoliosi deve essere monitorata con attenzione ancora maggiore: la gravidanza.

Anche in gravidanza è importante fare esercizi di riabilitazione posturale, per prevenire dolori legati al fisiologico aumento della lordosi lombare per sostenere il peso del bambino in grembo, che potrebbero essere maggiori in caso di scoliosi.

In questi due video ti mostro alcuni esercizi di riabilitazione posturale adattati all’anziano e alla donna in gravidanza.

Dove fare gli esercizi per la scoliosi?

I migliori ambienti per eseguire gli esercizi per la scoliosi sono:

Nella palestra riabilitativa: sotto la guida e supervisione del fisioterapista esperto potrai eseguire gli esercizi specifici per la tua scoliosi, di autocorrezione, mobilità, rinforzo e allungamento. In questo modo sarai sicuro di non sbagliare l’esecuzione dell’esercizio, potrai avere correzioni e suggerimento in tempo reale e ogni esercizio verrà calibrato sulla tua scoliosi, unica nel suo genere, e sul tuo livello di attività fisica.

In acqua come idrokinesiterapia: sempre sotto la guida di un fisioterapista, eseguire esercizi in piscina permette di sfruttare l’acqua in due modi diversi:

  • Rendere più fluido e facile il movimento da riabilitare, poiché quando immersi in acqua fino alle spalle il peso del corpo viene alleggerito al 90%
  • Ottenere un maggior potenziamento muscolare sfruttando la resistenza creata dallo spostamento della massa d’acqua.

In acqua come nuoto: gli stili maggiormente consigliati sono lo stile libero e lo stile a dorso; viene invece sconsigliato lo stile a rana dove vi è un eccessivo carico della colonna vertebrale.

A casa: è fondamentale avere la costanza di fare gli esercizi anche a casa, per poter mantenere i risultati ottenuti e allenare il proprio corpo a una postura sempre più corretta.

Attrezzi da utilizzare e posizioni di esecuzione degli esercizi

In questo paragrafo ti mostrerò alcune posizioni e ad alcuni attrezzi tipicamente utilizzati per eseguire gli esercizi del programma della scoliosi.

Posizione di quadrupedia

La posizione quadrupedica è molto utile per eseguire esercizi di mobilità del rachide, di potenziamento addominale e core-stability, di allungamento muscolare. Inoltre appoggiando a terra tutti e quattro gli arti permette di abbassare il baricentro e facilitare l’esecuzione dei movimenti e dell’equilibrio.

Catcow: in quadrupedia, estendi il rachide nella posizione della mucca, poi fletti o arrotonda il rachide verso l’alto nella posizione del gatto arrabbiato.
Catcow: in quadrupedia, estendi il rachide nella posizione della mucca, poi fletti o arrotonda il rachide verso l’alto nella posizione del gatto arrabbiato.

Sempre in posizione quadrupedica è possibile eseguire esercizi simmetrici o anche asimmetrici, che simulano molte attività quotidiane.

Birddog: in quadrupedia, allunga un braccio e la gamba opposta in direzione contraria; mantieni la posizione per 10 secondi senza cadere.

Fitball

La fitball è un vero e proprio pallone di gomma, pieno d’aria e rimbalzante. Utile per eseguire esercizi di mobilità e rinforzo, in associazione allo sviluppo di una buona propriocezione del proprio corpo e del movimento.

Fitball Bridge: in posizione supina, appoggia i piedi sulla fitball, poi solleva da terra il bacino mantenendo l’equilibrio.

Softball

La softball è una palla di gomma, molto simile alla fitball ma di dimensioni nettamente ridotte. Grazie alla softball sono molto utilizzati alcuni esercizi di rinforzo addominale del metodo Pilates, come ad esempio l’esecuzione degli archi femorali.

Softball Abdominal: in posizione supina con la softball sotto al bacino, solleva entrambe le gambe a tavolino (cioè a 90° come fossero appoggiate a un tavolino), poi abbassa una gamba toccando il tappetino e risolleva.

Bastone

Il bastone è uno degli strumenti più classici della fisioterapia. Utilizzabile per esercizi di mobilità degli arti superiori, nelle scoliosi si può utilizzare anche negli esercizi di autocorrezione allo specchio quadrettato, per facilitare la spinta di allungamento verticale e raddrizzamento della colonna vertebrale.

Autocorrezione con bastoni: in posizione seduta davanti allo specchio quadrettato spingi i bastoni verso il basso e allunga la schiena verso l’alto; mantieni la posizione per 10 secondi.

Pesi

I pesi, o anche chiamati manubri, sono gli strumenti maggiormente utilizzati per il rinforzo muscolare

Quadrupedic Row: in posizione quadrupedica, afferra con una mano un peso da 2 kg; solleva il peso avvicinandolo al petto e portando il gomito verso l’alto.


Categorie di esercizi specifici per scoliosi

Qui di seguito ti spiegherò quali sono le principali categorie di esercizi per la scoliosi.

Autocorrezione e derotazione

Sappiamo che la scoliosi è una deformazione tridimensionale della colonna vertebrale, che avviene quindi su tutti e tre i piani dello spazio: frontale, sagittale e orizzontale.

Nella categoria degli esercizi di autocorrezione ce ne sono molti specifici per correggere la deformità su ogni piano dello spazio.

Nelle due foto sottostanti vedrai due esempi, nei quali uno mostra un esercizio di autocorrezione in allungamento verticale sul piano sagittale, grazie alla spinta passiva del fisioterapista; l’altra immagine invece mostra un esercizio di autocorrezione in derotazione sul piano orizzontale, sfruttando l’appoggio della schiena alla parete come feedback tattile.

Autocorrezione in allungamento verticale: in posizione seduta davanti allo specchio quadrettato, ricerca l’allungamento verticale ripristinando le fisiologiche curve della colonna vertebrale: lordosi cervicale, cifosi dorsale e lordosi lombare.
Autocorrezione in derotazione: in posizione seduta, cerca di far aderire alla parete il bacino, le scapole e la testa, facendo attenzione a ricercare l’appoggio simmetrico destra e sinistra.

Respirazione 

La maggior parte degli esercizi di riabilitazione posturale per scoliosi è associata alla respirazione diaframmatica. Proprio per questo motivo è importante nella fase iniziale della riabilitazione, imparare a respirare nella maniera più corretta con esercizi che vadano a stimolare il diaframma, l’espansione toracica e il controllo addominale in inspirazione ed espirazione.

Respirazione diaframmatica: in posizione supina, inspira dal naso espandendo e gonfiando il torace, poi espira dalla bocca comprimendo la gabbia toracica (attenzione: non gonfiare l'addome in espirazione!).

Rinforzo addominale

Gli esercizi di core-stability hanno l’obiettivo di rinforzare tutta la parete addominale; di conseguenza, un addome forte protegge maggiormente la colonna lombare da traumi, sforzi e sovraccarichi.

È importante abbinare vari esercizi di core-stability, per allenare tutti i muscoli addominali: 

  • Retto dell’addome
  • Obliqui dell’addome
  • Trasverso dell’addome
Softball Crunch: in posizione supina con la softball sotto il tratto dorsale, estendi la colonna vertebrale inspirando, poi fletti la colonna vertebrale portando la testa verso le ginocchia ed espirando.

Rinforzo spinale

Contemporaneamente al rinforzo addominale, è importante allenare e rinforzare anche i muscoli paravertebrali, anche definiti muscoli spinali.

Candeliere: in posizione prona con le braccia a W, solleva da terra le braccia, la testa e il petto. Mantieni la posizione 5 secondi e torna giù.

Rinforzo dei muscoli glutei e degli arti inferiori

Il miglior esercizio per il rinforzo dei muscoli glutei e degli arti inferiori è l’esercizio del ponte.

Bridge: in posizione supina, solleva il bacino in modo tale da formare un asse tra tronco e cosce. Se le ginocchia cedono e si avvicinano, allora posiziona un cerchio intorno ad esse e cerca di non farlo cadere.

Rinforzo dei muscoli delle braccia

In caso di scoliosi, anche i muscoli delle braccia devono essere potenziati con esercizi efficaci e specifici, poiché in tutte le attività quotidiane utilizziamo gli arti superiori ed è quindi importante allenarli.

Push Up con manubri: in posizione supina, tieni nelle mani due manubri da 2 kg tenendo i gomiti in fuori e appoggiati a terra, solleva i manubri verso l’alto distendendo i gomiti.
Supine-serratus-scoop-band: in posizione supina con una banda elastica intrecciata dietro la schiena e tenuta da entrambe le mani, estendi i gomiti tirando l’elastico verso la testa.

Allungamento muscolare

Nella parte finale di ogni seduta riabilitativa, si effettuano esercizi di allungamento muscolare, in particolare della catena cinetica posteriore, cioè di tutti i muscoli spinali della schiena, dei glutei e della muscolatura posteriore delle gambe.

Durante questi esercizi è necessario associare la respirazione diaframmatica ed è normale avvertire una leggera tensione dietro alle gambe e alle ginocchia, oppure lungo la colonna vertebrale.

Child’s Pose: in posizione quadrupedica, porta il bacino verso le ginocchia e distendi in avanti gli arti superiori; rilassa anche il collo, facendo appoggiare la testa sul tappetino.

Allungamento: in posizione a squadra con le gambe a parete e la schiena appoggiata a terra, distendi le ginocchia il più possibile avvertendo una leggera tensione posteriore.

Quali sono gli esercizi da evitare?

In generale non vi sono esercizi, e anche sport, particolarmente sconsigliati in caso di scoliosi.

Al contrario è fondamentale evitare uno stile di vita sedentario, soprattutto in fase di crescita.

Per quanto riguarda la riabilitazione, le indicazioni più importanti sono:

  • eseguire solo gli esercizi specifici per scoliosi indicati dal fisioterapista esperto
  • seguire i consigli del fisioterapista esperto in merito alla migliore attività sportiva per tuo figlio
  • evitare di eseguire esercizi con pesi eccessivi, al di sopra delle proprie possibilità di sollevamento
  • evitare una tensione eccessiva negli esercizi di allungamento, che potrebbe diventare un vero e proprio dolore
  • eseguire il numero di ripetizioni e serie di ogni esercizio come indicato dal proprio fisioterapista di riferimento
  • in caso di dubbi o perplessità su un esercizio, sospendere l’esecuzione e chiedere al fisioterapista eventuali correzioni

Conclusioni sugli esercizi per la scoliosi

Gli esercizi specifici per la scoliosi sono centinaia, anche migliaia se teniamo conto delle diverse categorie e dei diversi attrezzi, posizioni, ambienti.

In questo articolo ho citato solamente alcuni esempi.

Per sapere quali sono gli esercizi specifici che tu o tuo figlio dovreste fare, a Fisio Salute Como avrai a disposizione fisioterapisti esperti in riabilitazione posturale che sapranno guidarti verso il miglior programma e trattamento fatto su misura per te. 


Bibliografia

Federica Chiarion

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