Laserterapia: tecniche e strumenti differenti per ogni problema

Sentiamo ogni giorno parlare di laser, che vengono usati per tantissimi scopi a livello medico ma anche a livello industriale. In questo articolo voglio spiegarti quali siano i tipi di laser indicati per molte situazioni cliniche, per aiutarti a scegliere in modo attento.

May 5, 2022
Fisio Estetica
Federica Chiarion

Che cos’è la laserterapia?

La laserterapia è una tecnica di trattamento che permette di utilizzare in modo non invasivo l’energia laser per generare una risposta fotochimica nei tessuti del corpo che hanno subito una lesione o che sono semplicemente invecchiati con il tempo.

La parola L-A-S-E-R è l’acronimo inglese di Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation: in pratica l’energia laser utilizzata sfrutta un fenomeno fisico descritto come “amplificazione luminosa mediante emissione stimolata di radiazioni”.

Distruggere e generare attraverso il laser: vediamo come in questo articolo

I dispositivi laser sono in grado quindi di emettere una radiazione elettromagnetica con differenti lunghezze d’onda: luce visibile, infrarossi, ultravioletti. Queste radiazioni emesse dai dispositivi laser hanno caratteristiche particolari, che li differenziano da quelle artificiali come le lampade e da quelle naturali come il sole.

Infatti, la radiazione utilizzata per la laserterapia emette un solo tipo di lunghezza d’onda, che corrisponde per l’occhio umano a un solo tipo di colore puro (ad esempio il rosso degli infrarossi, o il viola degli ultravioletti). Inoltre, i fasci della radiazione non sono caotici e multidirezionali come la luce del sole, ma si propagano verso un'unica direzione in modo tale da concentrare la loro potenza in una zona ristretta e sono anche molto più potenti.

Proprio per queste caratteristiche, il laser viene utilizzato non solo nell’industria ad esempio per effettuare tagli di altissima precisione, ma anche nelle telecomunicazioni, in chimica, in biologia. Soprattutto viene molto utilizzato in medicina e chirurgia. 

Quanti tipi di laser esistono in medicina?

In medicina esistono due tipologie di laser:

  • Laser ablativi ad alta energia che vengono utilizzati in campo chirurgico poiché possono operare su aree estremamente minuscole (ad esempio per la rimozione di tumori o per incisioni al posto del bisturi); ancora per l’acne, la rimozione dei tatuaggi e delle cicatrici, per l’epilazione e per la rimozione di nei.
  • Laser non ablativi a bassa potenza, conosciuti anche come laser “a freddo”: sono i cosiddetti Laser LLLT (cioè Low Level Laser Therapy); molto utilizzati nella lotta contro la cellulite e le adiposità localizzate, grazie alla loro azione sulla permeabilità cellulare attraverso la biostimolazione

Laserterapia: dalla chirurgia, alla fisioterapia (anche estetica)

La laserterapia trova differenti applicazioni nel mondo della medicina.

Infatti, grazie alla possibilità di combinare in svariati modi la loro lunghezza d’onda, il tipo di irradiazione e la loro potenza emessa, i laser possono essere utilizzati per molteplici scopi medici, trasformando la loro energia luminosa (il fascio di infrarossi o ultravioletti) in energia meccanica, termica e chimica.

Per esempio, il laser può essere utilizzato in tutti questi campi:

  • Chirurgia, per esempio per l’ablazione di masse maligne
  • Dermatologia, ad esempio per la rimozione di nei e tatuaggi
  • Estetica, per il trattamento della cellulite e delle adiposità localizzate
  • Fisioterapia riabilitativa, per il trattamento del dolore e dell’infiammazione

Laser in chirurgia

Come abbiamo appena detto, uno dei campi di applicazione del laser è la chirurgia.

Il laser ablativo ad alta energia può essere utilizzato in ambito chirurgico proprio perché i suoi fasci possono concentrarsi su aree molto piccole; infatti vengono utilizzati in casi clinici chirurgici molto delicati e precisi, grazie alla loro accuratezza di applicazione. Per esempio sono utilizzati per effettuare le incisioni sul tessuto al posto del bisturi: in questo modo garantiscono meno danni ai tessuti, riducendo il dolore, il gonfiore, il rischio di sanguinamento e portando ad una migliore guarigione delle cicatrici.

Inoltre, grazie all’utilizzo dei laser gli interventi chirurgici sono più brevi e a volte possono addirittura essere svolti in ambulatorio, anziché in sala operatoria.

In ambito oncologico, i laser ad alta energia sono utilizzati per ridurre, distruggere ed asportare masse tumorali o precancerose.

I più utilizzati sono:

  • laser a CO2 (ad anidride carbonica): in grado di trattare tessuti superficiali senza danneggiare quelli più profondi, come per esempio i tumori della pelle;
  • laser Nd:YAG (al neodimio: yttrium-alluminio-granato): tipicamente utilizzato per il trattamento di organi interni come utero, esofago e colon, attraverso l’utilizzo di un endoscopio.
I laser sono una tecnica sempre più usata in medicina

Laser in fisioterapia riabilitativa

Anche in fisioterapia riabilitativa vengono utilizzati laser ad alta energia, allo scopo di:

  • alleviare il dolore
  • ridurre lo stato infiammatorio
  • accelerare il recupero funzionale
  • promuovere la guarigione dei tessuti lesionati.

Come funziona il laser fisioterapico?

Sostanzialmente il tessuto lesionato o infiammato viene bombardato dai fotoni generati dal fascio laser (tipicamente infrarosso); in questo modo le cellule del tessuto vengono eccitate e stimolate facendo accrescere la circolazione sanguigna nella zona. Il nuovo ingente apporto di sangue, favorisce l’arrivo di ossigeno e nutrienti per il tessuto leso, così da ridurre il dolore e l’infiammazione.

Questi sono solo alcuni esempi in cui la laserterapia può essere applicata, soprattutto in ambito sportivo:

  • tendinite rotulea
  • tendinite achillea
  • infiammazione dei legamenti del ginocchio o della caviglia
  • distorsione di caviglia
  • distorsione di ginocchio
  • traumi contusivi
  • periartrite scapolo-omerale
  • infiammazione della cuffia dei rotatori

Le sedute durano pochi minuti, dai 3 ai 20 minuti circa di applicazione laser, in base alla problematica da trattare.

I risultati sono visibili e percepibili fin dalla prima applicazione, ma è importante sottoporsi a un ciclo di terapie completo sotto la guida del fisioterapista esperto.

Laser in medicina estetica

La medicina estetica e dermatologica è forse il campo di applicazione più conosciuto della laserterapia.

Viene infatti utilizzato nel trattamento di:

  • acne
  • cellulite
  • cicatrici e cheloidi
  • teleangectasie
  • alopecia, cioè perdita dei capelli
  • vitiligine
  • ringiovanimento del viso
  • rimozione dei tatuaggi
  • asportazione di nei
  • epilazione permanente dei peli 

Vediamo qui di seguito alcuni esempi.

Rimozione dei tatuaggi

I tatuaggi sono diventati ormai parte integrante della nostra cultura. Siamo infatti abituati a vedere sempre più persone con tatuaggi, dai più piccoli a quelli di grandi dimensioni che occupano ad esempio l’intera schiena o tutto il petto.

In Italia, le persone che hanno almeno un tatuaggio sono più di 7 milioni.

Di tutte queste persone, circa il 92% si ritiene soddisfatta del proprio tatuaggio, il 17% ha intenzione di rimuoverlo e circa il 4% delle persone l’ha già rimosso o ha iniziato un trattamento di rimozione del tatuaggio con il laser.

In passato, la rimozione del tatuaggio avveniva attraverso un vero e proprio intervento chirurgico, con incisione e asportazione dello strato di cute interessato dall’inchiostro del tatuaggio. Questo tipo di rimozione lasciava una cicatrice, forse ancor più brutta esteticamente che il tatuaggio stesso.

Ma per fortuna queste pratiche per la rimozione dei tatuaggi sono solo storia!

Ad oggi infatti, per fortuna, sono stati sviluppati metodi che permettono di rimuovere completamente ogni tipo di tatuaggio senza lasciare cicatrici, macchie o tracce sbiadite di inchiostro: la laserterapia per tatuaggi.

Anche in questo caso si tratta di laser ablativi ad alta energia, come per esempio:

  • laser Q-Switched: riescono a erogare un impulso estremamente potente in un tempo assai ridotto, pochi miliardesimi di secondo; questa enorme potenza genera delle fratture dei pigmenti che costituiscono il tatuaggio rendendolo eliminabile.
  • laser a Picosecondi: ancor più tecnologici e potenti dei precedenti, riescono a generare potenze superiori in tempi 1000 volte più rapidi. La frattura dei pigmenti sarà ancora più piccola e quindi i pezzettini potranno essere rimossi dall’organismo in tempi più brevi e con un risultato migliore.
Ad oggi il trattamento di rimozione di un tatuaggio è possibile attraverso la laserterapia

L'aspetto che maggiormente frena le persone indecise sulla rimozione del tatuaggio è il dolore: in realtà la sensazione di dolore percepita durante il trattamento di rimozione laser del tatuaggio è molto simile a quella dell’applicazione del pigmento nella pelle effettuata dal tatuatore.

Un aspetto invece ancor più importante da tenere in considerazione è il tempo: la rimozione di un tatuaggio non avviene in maniera immediata e quindi non sarà sufficiente una sola applicazione di laser per finire il lavoro.

Bensì sono necessarie sedute ogni 2-3 mesi, per almeno 12-18 mesi.

Rimozione dei nei

I nei sono macchie dello strato più superficiale della cute, ossia l’epidermide, provocate da un accumulo di melanina.

Tutte le persone hanno almeno un neo sul proprio corpo; alcune ne hanno veramente a migliaia e di molteplici forme e dimensioni. 

I nei sono considerati e classificati come tumori benigni della pelle. Non dobbiamo farci spaventare dalla parola tumore, poichè nella maggior parte dei casi si formano fisiologicamente e non devono destare preoccupazione: sono tipicamente rotondi, simmetrici, piccolini, di colore marrone e piani o leggermente sporgenti.

In questi casi, non essendo pericolosi la rimozione nei non è necessaria.

Purtroppo però a volte il trattamento di rimozione nei si rende necessario, in particolare in due casi specifici:

  • per estetica: il neo, o nevo, ha delle caratteristiche estetiche particolari, magari in zone del corpo molto visibili come ad esempio il viso o in zone scomode come sulla schiena impattando con il reggiseno; in questo caso il neo provoca disagio, estetico o funzionale, alla persona e quindi necessità della rimozione.
  • per pericolosità: il neo è un melanoma, cioè un tumore maligno della pelle e quindi deve essere asportato.

Ricorda sempre di fare prevenzione! È fondamentale, almeno una volta all’anno, sottoporsi a una mappatura dei nei per localizzare tutti i nei presenti sul corpo e monitorare nel tempo possibili cambiamenti di forma, dimensioni e colore.

Autotest dei nei: la regola dell’ABCDE. È importante rivolgersi al medico se il tuo neo ha queste caratteristiche: Asimmetria, Bordi irregolari, Colore disomogeneo, Dimensioni superiori a 6 mm, Evoluzione delle modifiche.

Nel momento in cui un neo deve essere rimosso, si può ricorrere a due tecniche:

  1. l’asportazione chirurgica del neo: in caso di lesioni maligne
  2. laserterapia: la rimozione con il laser è indicata solo nei casi in cui sia accertato che il neo sia benigno. Quindi in caso di fibroma, cheratosi seborroica o altre lesioni benigne della pelle, come le cicatrici dell’acne o della varicella.

Il laser ablativo CO2 ad alta energia, in particolare, è in grado di sprigionare una potente quantità di radiazioni luminose con un fascio molto accurato e preciso, che distruggono le cellule che compongono il neo, senza però danneggiare la pelle.

L’utilizzo del laser garantisce l’assenza di macchie, arrossamenti e cicatrici. L’intervento di rimozione nei con laserterapia si svolge in anestesia locale, dura 5-30 minuti in base alle dimensioni del neo, non genera cicatrici e garantisce risultati permanenti.

Ringiovanimento del viso

L'invecchiamento cutaneo è un processo fisiologico, cioè del tutto normale e naturale, a cui la pelle va incontro a partire dai 25-30 anni circa.

Ma abbiamo ancora una speranza!

Possiamo intervenire e prenderci cura della nostra pelle, in modo tale da ritardare (si spera il più possibile) la comparsa di quelle odiate rughe agli angoli degli occhi e della bocca, quel codice a barre sopra le labbra, quella pelle cadente che perde di elasticità.

Quando la pelle inizia ad invecchiare appare da subito più secca e disidratata, spenta e poco elastica: dobbiamo iniziare ad agire su tutti quei fattori che la rendono così.

I fattori naturali che predispongono la pelle all’invecchiamento cutaneo sono: il tempo, la predisposizione genetica e i cambiamenti ormonali.

Ci sono, però, anche degli altri fattori esterni che favoriscono la corsa dell’invecchiamento: si possono anche definire fattori ambientali: i raggi solari, l’inquinamento atmosferico, il fumo di sigaretta, uno stile di vita scorretto, l’alimentazione sregolata, una vita sedentaria, lo stress.

Gli effetti dell’invecchiamento cutaneo sulla pelle (link articolo 20. Crono aging e foto-aging), generato da uno stress ossidativo per l’eccessiva presenza di radicali liberi sono:

  • rallentamento del turn-over cellulare
  • disidratazione e secchezza cutanea
  • diminuzione dei melanociti, con aumento delle macchie cutanee
  • ipercheratosi
  • riduzione della produzione di collagene, con perdita di elasticità
  • difficoltà del microcircolo, con ridotto apporto di nutrienti
  • riduzione della produzione di acido ialuronico, con perdita di luminosità e idratazione
  • riduzione del fisiologico strato adiposo, con conseguente svuotamento
Il Laser LLLT è utilizzato nel trattamento viso per prevenire l’invecchiamento cutaneo

Ancora una volta, la laserterapia corre in nostro aiuto!

Nel trattamento del ringiovanimento del viso viene utilizzato il laser LLLT, cioè Low Level Laser Therapy, ossia un laser freddo a bassa potenza, in grado di indurre la generazione di nuovo tessuto collagene e ridurre le adiposità localizzate grazie al suo effetto di biostimolazione.

I risultati del trattamento laser per il ringiovanimento del viso possono essere amplificati dall’associazione di più strumenti elettromedicali, affidandosi sempre alle mani esperte di personale medico sanitario, come:

Laserterapia per combattere la cellulite

La cellulite non è solo un problema prettamente estetico, ma è una vera e propria patologia; infatti si definisce come Pannicolopatia Edemato Fibro Sclerotica, o meglio P.E.F.S.

È un disordine metabolico dell’ipoderma, cioè il tessuto sottocutaneo costituito principalmente da cellule adipose.

È un disordine multifattoriale, cioè causato da molteplici fattori: in primis vi è un problema del microcircolo che non riesce più a sostenere in modo adeguato gli scambi tra sostanze nutritive e prodotti di scarto, aumentando così i livelli di infiammazione del tessuto. Inoltre, anche la componente genetica e il biotipo di ogni persona giocano un ruolo fondamentale.

Altri fattori secondari che potrebbero peggiorare il quadro e l’estetica sono: scorretta alimentazione, vita sedentaria o allenamento troppo intenso inadeguato per il proprio biotipo, ridotto apporto di acqua e eccessivo consumo di sale, posture scorrette tipo appoggio plantare alterato, abbigliamento stretto o tacchi, assunzioni di farmaci vasodilatatori, esposizione prolungata al sole o a fonti di calore, e infine stress, fumo e alcool.

La cellulite si trova nello strato più profondo della pelle: il derma. Questo ci spiega perché non può essere rimossa utilizzando i laser caldi; ora che il laser ablativo riesce a raggiungere il derma abbiamo già creato un danno al resto della pelle andando a bruciarla. 

Proprio per questo motivo sono stati creati i laser LLLT che hanno le seguenti caratteristiche:

  • Lunghezza d’onda di 650 nanometri: in questo modo è possibile arrivare fino al derma in profondità.
  • Potenza di 40 mwatt/cm2: questo valore è essenziale in quanto un valore maggiore andrebbe ad inibire la cellula rendendo vano l’aspetto di biostimolazione.  

Il laser LLLT agisce tramite due meccanismi:

  • Aumento della produzione di collagene: avviene attraverso un meccanismo diretto grazie all’azione fotobiologica del laser, che illumina il fibroblasto (cioè le specifiche cellule deputate alla produzione di collagene). 

Questo fa in modo che la pelle nell’area trattata risulti più tonica, andando a migliorare l’aspetto visivo della cute. 

  • Aumento del metabolismo cellulare: avviene attraverso un meccanismo indiretto in cui il laser, attraverso i radicali liberi, induce un cambiamento della permeabilità della cellula. In poche parole devi pensare alla cellula come ad un palloncino: il laser, grazie all’azione dei radicali liberi, bucherella tutta la superficie del palloncino in modo tale da aumentare gli scambi tra la cellula e l’esterno. 
Ecco un esempio di laser LLLT utilizzato per ridurre l’adiposità localizzata

Attraverso l’utilizzo del Laser LLLT andiamo quindi a:

  • Svuotare gli adipociti: i lipidi che fuoriescono dalla cellula grazie all’azione dei radicali liberi vengono eliminati con le normali vie metaboliche; è essenziale quindi concludere il trattamento con il drenaggio altrimenti potremo agevolare la ritenzione idrica e la formazione di edema extracellulare ed intracellulare.

Per questo motivo la fisioterapista abbinerà sempre il laser con tecniche di trattamento che favoriscono il drenaggio dei liquidi, come: 

Gli effetti biologici del laser sono:

  • Aumentare la permeabilità cellulare
  • Aumentare i processi metabolici delle cellule
  • Effetto termico
  • Aumentare il microcircolo venoso e linfatico
  • Aumentare lo scambio intra ed extra cellulare
  • Stimolare i fibroblasti
  • Migliorare l’aspetto della pelle riducendo la “buccia d’arancia”
  • Prevenire e trattare l’invecchiamento cutaneo
  • Contrastare gli effetti del crono-aging e foto-aging del viso

Conclusioni sulle tecniche di laserterapia

La laserterapia è una tecnica di trattamento che permette di utilizzare in modo non invasivo l’energia laser per generare una risposta fotochimica nei tessuti del corpo che hanno subito una lesione o che sono semplicemente invecchiati con il tempo.

La parola L-A-S-E-R è l’acronimo inglese di Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation: in pratica l’energia laser utilizzata sfrutta un fenomeno fisico descritto come “amplificazione luminosa mediante emissione stimolata di radiazioni”.

La laserterapia trova differenti applicazioni nel mondo della medicina.

Per esempio, il laser può essere utilizzato in chirurgia per l’ablazione di masse maligne, in dermatologia per la rimozione di nei e tatuaggi, in medicina estetica per il trattamento della cellulite e il ringiovanimento del viso e anche in fisioterapia riabilitativa per il trattamento del dolore e dell’infiammazione.

Ricorda, prima di sottoporti a qualsiasi trattamento laser, sia esso ablativo o non ablativo, ad alta energia o a bassa potenza, è sempre fondamentale effettuare una valutazione preliminare del problema da trattare affidandosi a personale medico sanitario specializzato ed esperto nell’ambito della medicina estetica e della fisioterapia dermato-funzionale.

Bibliografia

Federica Chiarion

Laureata in Fisioterapia nel 2018, ha successivamente continuato la sua formazione nella valutazione e trattamento delle Sindromi da Disfunzione del Sistema di Movimento secondo Shirley Sahrmann e ha completato il Master Isico specializzandosi nel trattamento delle scoliosi in età evolutiva. Ha anche approfondito il mondo della Fisioterapia Dermato Funzionale, e strutturato il nostro Percorso di Fisio Estetica.

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